Il consigliere regionale Pd, Graziano Azzalin, se la prende con Zaia che ha deciso di investire 295mila euro per le tappe venete della corsa rosa "che è - dice Azzalin - un 'grande evento' molto sui generis".
Costerà circa 300mila euro alla Regione Veneto (dal bilancio dei Grandi eventi), ospitare tre tappe del Giro d'Italia: una quasi interamente in regione, la Pordenone-Asiago, ed altre due di passaggio, ma con lo scollinamento di alcune montagne storiche, come il Passo di Montecroce di Comelico.
E la cifra non è piaciuta
al consigliere regionale polesano del Pd, Graziano Azzalin, che la considera "spropositata, considerando che
questa manifestazione è un “Grande evento” sui generis, visto che si ripete ogni anno e i visti pochi soldi riservati allo sport dalla Giunta Zaia".
Per la precisione, la proposta di Rcs per le tre tappe è di 295mila euro.
Azzalin, che sa bene quanto popolare sia la corsa rosa, prova poi a frenare: "
Nessuno vuole sminuire l’importanza di questa competizione seguita con tanto affetto da milioni di appassionati e non, soprattutto in occasione dell’edizione del Centenario, però in tempi di magra come questi probabilmente bisognerebbe essere un po’ più attenti a spendere i soldi dei cittadini. Non mi risulta che le altre Regioni impieghino così tanto denaro pubblico, per esempio l’Emilia Romagna si limita a dare un contributo ai Comuni interessati, a consuntivo della manifestazione...".
L’accordo, fra le altre cose, prevede un’auto «decorata ad hoc, dei gadget personalizzati e striscioni con il logo Visit Veneto in occasione della tappa che attraverserà la Regione, oltre pubblicità sui mezzi Rcs.
Ma quello che non ha prezzo, e Rcs lo sa bene quando va a proporre i contratti alle Regioni e ai Comuni interessati, è la diretta televisiva che nelle tappe di montagna assume una valenza di promozione turistica a livello europeo che ha pochi pari.
"Non vorremmo - conclude Azzalin - c
he tutto si risolvesse in un altro spot per il presidente Zaia, che sicuramente sarà ben presente a tagliare nastri a favore di telecamere. E questo a fronte di tagli alle spese per lo sport".