Sono stati decisi i passaggi tecnici e tecnologici necessari al voto sull'indipendenza. Giovedì Zaia tornerà alla carica chiedendo l'accorpamento con il referendum sul lavoro.
I Presidenti della Giunta e del Consiglio regionale del Veneto,
Luca Zaia e
Roberto Ciambetti, hanno sottoscritto oggi un’intesa tra le due Istituzioni per affrontare congiuntamente i vari passaggi tecnici e tecnologici che dovranno fare da supporto all’effettuazione del
referendum sull'autonomia del Veneto.
Si va dall’implementazione e gestione di un
sito web per la presentazione e
diffusone delle informazioni, alla progettazione e realizzazione dell’
applicazione software per la raccolta e
gestione dei dati riguardanti le operazioni ai seggi e lo scrutinio, all’acquisizione dei servizi informatici necessari, alle modalità con cui assicurare ai Comuni e agli altri soggetti istituzionali coinvolti il
presidio e l’assistenza, all’attivazione di una
sala stampa nel giorno del voto.
“I veneti - ha detto Zaia - hanno di fronte a loro un’
occasione storica, perché
dopo il referendum il Veneto non sarà comunque come prima, perché saranno state costruite le fondamenta per edificare la casa dell’autonomia. Mi attendo e chiedo una
partecipazione di massa - ha aggiunto - è arrivato il momento della tanto agognata e richiesta autonomia. Non sarà il
referendum di Zaia o di questo o quel partito - ha tenuto a precisare il governatore - ma
di tutti i cittadini, tanto che mi auguro che nasca anche un comitato per il no per accendere ancora di più i riflettori e spingere tutti gli elettori a interessarsi e a partecipare”.
“Giovedì - ha annunciato Zaia -
incontrerò il Ministro Minniti, al quale chiederò l’
election day, magari in occasione del referendum sui temi del lavoro, per poter
risparmiare quei 14 milioni di costi che il Governo Renzi, non rispondendo mai al nostro quesito, ci costrinse a stanziare in bilancio. Mi auguro - ha aggiunto il Governatore - che il Ministro, che sembra aver inaugurato un
nuovo corso rispetto al passato, valuti con equilibrio la richiesta e si faccia parte attiva per
mettere in moto la collaborazione anche del Ministero e delle Prefetture, che ancora tacciono. Se così non sarà faremo da soli, e l’intesa firmata oggi ne è la prova”.