Marcello Matano dopo aver combattuto con grande grinta e onore cade per ko tecnico contro il campione europeo in carica Cedric Vitu.
Il Capitano
cade, ma combatte
con grande grinta e onore. Nella serata di giovedì al Cirque D'Hiver di Parigi, si è disputato l'incontro valido come
semifinale mondiale Superwelter Ibf tra il francese Cedric Vitu (45-2), campione europeo in carica, numero quattro del ranking, e Marcello Matano (17-2), numero cinque.
Un incontro importante perchè Il vincitore dell’incontro veniva a sua volta nominato
sfidante ufficiale dello statunitense Jarrett Hurd (20-0), fresco della conquista del titolo mondiale grazie alla vittoria per ko tecnico alla nona ripresa su Tony Harrison.
La sfida, per la quale il nostro pugile si era allenato da tempo
intensamente, era anche valida per il titolo europeo Ebu. Vitu si è imposto per
ko tecnico decretato dall’arbitro nel corso del decimo round. “So di aver fatto un
buon combattimento e me lo confermano l’apprezzamento dello stesso Cedric Vitu che al termine del match mi ha tirato su le mani, il pubblico francese
mi ha applaudito parecchio - spiega lo stesso Matano raggiunto telefonicamente - a fine match mi hanno anche esaltato per microfono con la frase ‘Un grande applauso al guerriero Marcello Matano’, questo mi ha fatto molto piacere.
Sono stato in vantaggio ai cartellini dei giudici per 10 round - spiega il polesano - alla prima ripresa ho ricevuto una testata che mi ha provocato una ferita e ho perso sangue sopra l’occhio per tutto il combattimento. Poi al decimo round in uno scambio di colpi, lui mi ha preso d’incontro e
sono caduto. Mi sono rialzato
immediatamente ma l’arbitro
ha fermato il match”.
Matano, ferito sopra l’occhio destro nel secondo round, è stato comunque protagonista di una
grandissima prova, che ha impegnato Vitu per tutto il match.
“Questa sconfitta
brucia molto più della ferita - commenta - ma
questa è la boxe. Ho perso una battaglia ma
non devo rimproverarmi niente; nella mia carriera ho perso due semifinali mondiali ibf in America e a Parigi dal 4 volte consecutive campione d’Europa. Ero ad un passo dalla vittoria. Ho 30 anni e sento
di poter dare ancora molto a questo sport” conclude il pugile.
L'articolo completo sulla "Voce" di sabato 20 maggio