In casa aveva un bilancino di precisione e 2.400 euro in contanti. L'arresto fa parte di una maxi operazione nazionale anti droga che ha portato al sequestro di quasi 240 chili di stupefacente.
Un
bilancio da capogiro quello del
"Progetto Pusher", la maxi operazione che lo scorso fine settimana ha coinvolto le squadre mobili di tutta Italia nella lotta contro lo spaccio: 244 arresti,
193 chili di cocaina sequestrati,
45 di eroina.
Anche in
Polesine l'intervento ha portato buoni frutti. Un
albanese di 36 anni, che abita in centro a Rovigo, è finito
in manette per
possesso di cocaina. Gli agenti lo hanno fermato mentre attraversava in auto le strade del centro e dalla perquisizione è spuntato fuori un
panetto di cocaina dal peso di
due etti.
A quel punto i poliziotti sono andati a fondo, passando
al setaccio anche
l'abitazione del presunto spacciatore, incastrato dal ritrovamento di un
bilancino di precisione e dai
2.400 euro in contanti, immediatamente sequestrati perché considerati proventi dello spaccio.
I controlli a tappeto della squadra mobile sono costati il
carcere anche a un
marocchino di 25 anni residente a Lendinara, coinvolto nel traffico di hashish che la polizia aveva smascherato nell'ambito dell'
operazione "Taraqa", conclusa a ottobre del 2016.
Il giovane era stato sottoposto all'
obbligo di firma, ma, come ha dichiarato lui stesso all'ufficio incaricato, a un certo punto si era
stancato di andare a firmare. Una scocciatura di cui adesso non dovrà più preoccuparsi visto che il gip ha pensato bene di spedirlo in carcere.