Accusati di omicidio colposo la direttrice della Sacra Famiglia di Fratta Polesine e due dipendenti. Oggi il gip ha rinviato l’udienza preliminare per attendere i risultati di una perizia.
Morì dentro il canale Valdentro, mentre si doveva trovare in istituto Santa Maria della Divina Provvidenza, a
Fratta Polesine.
E’ stato rinviato, ieri, al 27 settembre, per una perizia chiesta dal gip Alessandra Martinelli, la decisione sul rinvio a giudizio per omicidio colposo della responsabile della casa di cura, una suora, e di due dipendenti ritenute colpevoli.
“Aiuto, aiutatemi”, aveva gridato
Cristina Bonalberti, 61 anni, ospite della
Sacra Famiglia quando il 10 giugno del 2014 cadde dentro il canale Valdentro di Fratta Polesine, a pochi metri dall’istituto.
La donna, disabile, si era allontanata dall’istituto delle figlie di Santa Maria della
Divina provvidenza di via Luigi Guanella dove era ospite, aggirando la vigilanza, ma morì trascinata dalle correnti del canale.
La procura della repubblica di Rovigo, con il sostituto procuratore
Davide Nalin, aprì subito
un’inchiesta per omicidio colposo sul grave incidente.
Chiuse le indagini, il pm ha chiesto il rinvio a giudizio
per tre responsabili dell’istituto, il rappresentante legale della casa di riposo,
una suora, e
due dipendenti. Sono G. S, 71 anni, direttrice dell’istituto, e M. P, 30 anni, e M. F. C, 36 anni, dipendenti nell’unità assistenziale.
Il servizio completo domani 6 aprile sulla Voce di Rovigo