Il Comune ha disposto il taglio di tre alberi infestati dalle larve. Ma i rami tagliati sono stati accatastati all'aperto. E adesso gli insetti potrebbero contagiare altre piante.
Contro la processionaria...ma solo a metà. Anche il Comune di
Arquà Polesine è stato invaso dalla larva infestante che sta colonizzando Rovigo e provincia, così il Comune ha deciso di intervenire
tagliando i
tre alberi del verde pubblico in cui il pericoloso insetto aveva fatto il nido.
Fin qui nulla di strano. I
rami contaminati, però, sono stati
accatastati all'aperto, vicino al magazzino comunale. Una mossa non troppo astuta, che rischia di
vanificare lo sforzo fatto per
evitare il "contagio" di altre piante. La procedura anti-processionaria prevede infatti che i
rami ricoperti di bozzoli
vengano bruciati, in modo da eliminare le larve. Ad Arquà, invece, questi piccoli insetti sono liberi di colonizzare le aree verdi.
L'
intervento anomalo è stato subito segnalato ai due
gruppi di minoranza, che solleveranno la questione durante il prossimo consiglio comunale. All'amministrazione potrebbe arrivare una bella
tirata d'orecchie non solo per questa disattenzione nell'applicare correttamente la procedura anti-processionaria, ma anche per l'
opacità dell'intera operazione.
Il Comune infatti aveva
annunciato il taglio il 18 febbraio sul proprio sito,
senza tuttavia
fornire indicazioni sulla ditta che si sarebbe occupata dei lavori, sull'ammontare della spesa relativa all'intervento o sulla destinazione della legna. Tutti
aspetti su cui far luce, nella speranza che i bozzoli di processionaria vengano eliminati quanto prima per evitare che Arquà si trasformi in una popolosa
colonia di insetti.