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IL GIALLO
28.05.2022 - 11:04
Lo ha trovato senza vita un escursionista, era ormai oltre ogni possibile soccorso
VILLADOSE - Manca, è vero, la conferma del Dna. Ma, ormai, a Villadose molti lo danno per assodato: sarebbe un compaesano di 44 anni, l’“uomo del mistero”; a lui apparterrebbe il corpo trovato, il 2 maggio scorso, in Val Di Fiemme, in Trentino, vicino a un riparo di fortuna, in mezzo ai boschi.
Una morte dovuta, verosimilmente, al digiuno, che potrebbe essere frutto non delle circostanze, ma di una scelta autoimposta, una sorta di pratica estrema. Ipotesi che sarebbe confermata anche da un diario trovato vicino al corpo, nel quale venivano annotati lunghi giorni, appunto, di digiuno. Praticamente ininterrotti anche per periodi che si protraevano in maniera impressionante.
Oltre al diario, i carabinieri hanno trovato anche un bigliettino, con una frase, lapidaria, chiarissima: “Crematemi”. Segno, evidentemente, di come l’uomo sapesse che la pratica estrema di sopravvivenza alla quale si stava dedicando potesse mettere in pericolo la sua vita. I motivi di una scelta di questo tipo, al momento, sono imperscrutabili. Le indagini sono in pieno svolgimento, affidate ai carabinieri di Cavalese, Trento.
Di certo, l’uomo sarebbe stato addestrato in maniera non comune, potendo vantare un lungo trascorso nelle fila della Legione Straniera, il famoso reparto d’élite dell’esercito francese, nel quale si era arruolato poco più che ventenne. Il corpo, lo scorso 2 maggio, era stato trovato da un escursionista, che aveva immediatamente lanciato l’allarme alle forze dell’ordine.
Tra i pochi oggetti trovati nelle vicinanze dell'uomo, che si era costruito un riparo di fortuna, vi è appunto un taccuino, su cui compare la scritta “inizio digiuno”, con un calendario scritto a mano a partire dallo scorso 30 luglio. L'ultima data riportata è il 4 ottobre 2021. In fondo al calendario è stata scritto la parola “crematemi”.
Come detto, questa relativa all’identificazione dell’uomo, alla quale si sarebbe arrivati anche alla luce dei vari tatuaggi che erano visibili sul corpo, sarebbe una ipotesi estremamente forte.
Per quanto, prima di potere parlare di una certezza, sarà necessario avere il riscontro definitivo, quello oltre ogni possibile dubbio. Quello che può arrivare unicamente dall’esame del Dna.
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