CORONAVIRUS IN POLESINE
12/03/2021 - 10:35
BASSO POLESINE - "Da più parti arrivano notizie sulle lungaggini burocratiche che, pare, accompagnino l'attività vaccinale in Basso Polesine". Lo annuncia la rete dei comitati per la sanità. "Lungaggini che, se confermate - prosegue la nota - mal si adatterebbero a una campagna vaccinale di massa, così come è nei desideri del governo centrale. Ciò, unitamente al fatto che il Veneto, stante a quanto di recente pubblicato dal Sole 24 ore, sembra non brillare per numero di persone vaccinate, ci preoccupa non poco, come cittadini".
"Come Rete dei comitati polesani per la sanità pubblica chiediamo al direttore generale dell'Ulss 5 Polesana, Patrizia Simionato, di verificare la situazione. L'atto vaccinale, in sé, non dura più di due minuti. Alleggerire i tempi dedicati alla, pur necessaria, documentazione, diventa una priorità inderogabile. Crediamo si possa intervenire, consentendo, ad esempio, ai centri vaccinali di scaricare, dalla rete aziendale, le schede anamnestiche, che ogni medico di base può, anticipatamente, predisporre per ciascun utente da sottoporre a vaccinazione. Utile sarebbe, inoltre, che gli utenti potessero giungere ai centri vaccinali con le dichiarazioni consensuali già sottoscritte. Così facendo, siamo convinti, si accorcerebbero i tempi della fase pre-vaccinale e si limiterebbero i disagi per i cittadini".
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