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BADIA POLESINE
29.09.2020 - 14:31
BADIA POLESINE - "Sembra che si profili un caldo autunno all’orizzonte nella maggioranza di centrodestra che sostiene l’attuale Amministrazione comunale badiese", comincia così la riflessione del Partito Democratico di Badia Polesine.
"Partiamo dal primo dato politico: l’entrata di Fratelli d’Italia nella maggioranza civica a trazione Lega-Forza Italia. L’entrata del Consigliere Barbieri e dell’Assessore Segantin (in realtà già membri della maggioranza) con la tessera del partito di Giorgia Meloni, sancisce un apparentamento che non c’è stato durante le scorse elezioni amministrative del 2017, e la cosa non ci stupisce poiché il partito rientra, di fatto, all’interno dello schieramento di centrodestra vittorioso anche alle ultime elezioni regionali - commenta il Pd locale - Ciò che desta particolare stupore (e una malcelata ilarità) è la presa di posizione dell’azionista di maggioranza dell’Amministrazione Rossi: la Lega. Impossibile far finta di niente, nel momento in cui un post su Facebook viene ripreso anche dai giornali locali, sancendo una netta spaccatura politica che, c’è da augurarsi, non comporterà effetti negativi sugli ultimi residui di questa Amministrazione, come abbiamo già avuto modo di assistere nell’ultima Amministrazione Meneghin".
"Come se non bastasse, a coronamento di questo patto non gradito e non voluto dall’apparato badiese della Lega, arriva anche l’innegabile ottimo risultato che FDI ha ottenuto alle recenti elezioni regionali nella nostra città: un quasi 15% che corona non solo il lavoro (anche in termini di preferenze) svolto dal partito, ma quantomeno potrebbe dare adito a delle rivendicazioni di tipo politico, come la nomina a Vice Sindaco dello stesso Segantin, mettendo in discussione l’attuale ruolo in capo all’Onorevole Giacometti (quantomeno se ne noterebbe la differenza in termini di presenza sul territorio). Pertanto la Lega ex Nord, prima di esaminare in modo attento le dinamiche interne al gruppo consiliare di opposizione (o al Partito Democratico), dovrebbe preoccuparsi di valutare attentamente le conseguenze politiche di certe uscite, altrimenti verrebbe da pensare che FDI e i due attuali suoi esponenti di punta nella maggioranza di Rossi, non siano più graditi per “eccessiva” visibilità. Rimane da chiedersi una sola cosa: in tutto ciò dove si trova il Sindaco? Che tipo di pensiero ha sulla vicenda? Ha apprezzato l’uscita politica della Lega? E come si pone rispetto a questo arruolamento all’interno della sua maggioranza?".
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