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CARABINIERI
02/12/2020 - 16:00
ROVIGO - Dietro l'attentato dinamitardo al Pam di Treviso, che nella serata dell’8 novembre scorso ha visto una bomba artigianale esplodere all’esterno del supermercato, senza conseguenze per le persone, oltre ad un primo arrestato ci sarebbe anche un complice. Polesano.
Per la precisione, un uomo di 72 anni residente nel Comune di Occhiobello. E' questo il nuovo capitolo della vicenda che aveva scosso Treviso e che ora, grazie alle indagini di polizia e carabinieri, ha portato all'arresto del 72enne di Occhiobello, nella cui abitazione sarebbe stato rinvenuto, secondo le contestazioni, un piccolo arsenale.
Scavando tra i contatti del primo arrestato per l'attentato in questione, infatti, gli investigatori sono risaliti al Polesano e nella sua abitazione, grazie al fiuto di Orso, il pastore tedesco del nucleo cinofili di Torreglia, è stata secondo le accuse rinvenuta una pistola nascosta sotto il lavandino.
A seguire, nell'abitazione dell’uomo, sarebbero state trovate dieci cariche di fabbricazione artigianale, costituite da un tubo cilindrico e polvere pirica con nastro adesivo e stoppino. Il 72enne è ora accusato di detenzione di materiale di arma da sparo clandestina e munizioni, oltre che di ricettazione. L'uomo, che era già noto alle forze dell'ordine, si trova attualmente in carcere a Treviso, in attesa degli approfondimenti da parte dell’autorità giudiziaria.
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