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POLIZIA DI STATO
29.09.2020 - 08:39
ROVIGO - Alle prime ore di ieri mattinata, al termine di complesse ed articolate indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, la Squadra Mobile e il Commissariato di Palmi, con il concorso degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine e delle Squadre Mobili di Milano, Ancona, Pesaro Urbino, Udine, Potenza, Sassari e Rovigo - sotto le direttive del Procuratore Aggiunto Calogero Gaetano Paci e del Sostituto Procuratore Giulia Pantano - hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misure cautelari e contestuale decreto di sequestro preventivo nr. 408/19 R.G.N.R. D.D.A. - 2863/19 R.G.G.I.P. D.D.A. - 14-15/20 R.O.C.C. D.D.A., emessi il 21.9.2020 dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria nei confronti di 9 soggetti, indagati, a vario titolo, per concorso esterno in associazione mafiosa (cosca ALVARO), trasferimento fraudolento di valori ed autoriciclaggio, con l’aggravante di aver agevolato l’associazione mafiosa.
L’inchiesta convenzionalmente denominata “Eyphemos II”: riassume gli ulteriori esiti di articolate indagini condotte con l’ausilio di molteplici presidi tecnici di intercettazioni telefoniche e telematiche, disposte nell’ambito del procedimento penale nr. 408/19 R.G.N.R. D.D.A; costituisce il seguito dell’operazione “Eyfhémos”, eseguita il 25 febbraio 2020, allorquando la Squadra Mobile reggina ed il Commissariato di P.S. di Palmi, sotto le direttive della D.D.A. di Reggio Calabria, hanno tratto in arresto - in esecuzione di un’ordinanza emessa dal G.I.P. presso il locale Tribunale - 65 soggetti (53 in carcere e 12 agli arresti domiciliari), indagati, a vario titolo, per associazione mafiosa (cosca ALVARO), reati in materia di armi, estorsioni, violazioni del Testo Unico in materia di sostanze stupefacenti, favoreggiamento reale, violenza privata, corruzione elettorale (violazione prevista dall’art. 87 D.P.R. nr. 570/1960 art. 1 ultimo comma L. 108/1968), delitti aggravati dalla finalità di aver agevolato la ‘Ndrangheta, e scambio elettorale politico mafioso.
La peculiarità dell’operazione “EyphemosII” risiede nel fatto che sono stati colpiti i patrimoni di alcuni indagati e le condotte illecite poste in essere al fine di celare i beni provento delle attività delittuose, onde evitare possibili ablazioni da parte dello Stato.
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