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ADRIA
Il sindaco di Adria Omar Barbierato
23/12/2019 - 18:58
ADRIA - Omar Barbierato, primo cittadino di Adria, non torna indietro. Anche se su di lui si è scagliata l'opposizione. Il sindaco etrusco ha nominare, come rappresentante dei famigliari degli ospiti, all'interno del Cda della Casa di riposo, il Csa di Adria, la candidata che aveva ricevuto meno voti, al "ballottaggio". E questo ha scatenato numerose polemiche.
"La nomina di Graziella Braghin come rappresentante dei famigliari - dichiara infatti l'amministrazione comunale - è da ricercarsi nel fatto che il primo cittadino ha scelto tra i candidati votati dall’assemblea di venerdì scorso, per le sue competenze come operatrice socio-sanitaria, per la sua conoscenza delle problematiche dei lavoratori, famigliari degli ospiti e risponde agli equilibri di genere". Il primo cittadino, quindi, rivendica la propria scelta e la conferma.
"A comporre il Cda che gestirà la struttura di riviera Sant’Andrea - dice ancora Barbierato - ci sarà Simone Mori per le sue doti a relazionarsi con le persone, le competenze amministrative/contabili come ragioniere e come responsabile commerciale. Sulla stessa lunghezza d’onda Daniela Pasquali per le sue competenze come commercialista e revisore legale dei conti e Mauro Colombo che oltre ad essere attivo nel mondo del volontariato ha competenze tecniche. A completare il Cda, è prevista la nomina da parte della minoranza di un loro rappresentante".
Poi, una veloce illustrazione degli obiettivi e delle finalità che il nuovo organismo intende perseguire. “Il Centro Servizi Anziani è un ente pubblico che eroga servizi socio assistenziali e sanitari per la comunità, per cui è fondamentale che a comporre il nuovo Consiglio Di Amministrazione ci siano persone con competenze amministrativo-tecniche e socio sanitarie, necessarie per affrontare le attuali criticità della casa di riposo”.
“Dovrà essere un organismo compatto, il Cda che sarà operativo dal prossimo 19 Gennaio – afferma il primo cittadino Barbierato – dovrà lavorare con unità di intenti e in maniera proficua per la risoluzione delle problematiche. Il primo obiettivo da raggiungere per evitare il rischio chiusura della casa di riposo sarà quello di eseguire i lavori per l’ottenimento del Cpi, la Certificazione Prevenzione Incendi, prevista dalla normativa vigente e necessaria per la messa in sicurezza dell’edificio. Per farlo, il nuovo Cda vaglierà l’utilizzo del milione e mezzo di euro del fondo di rotazione messo a disposizione dalla Regione Veneto. Un contributo per il quale si dovrà studiare una pianificazione decennale per la restituzione dei soldi e nel contempo assicurare il mantenimento dei servizi agli utenti”.
"Si lavorerà per riallacciare le relazioni umane, sia con i famigliari attraverso la modifica del regolamento in maniera tale da rendere possibile la ricostituzione del comitato dei famigliari, sia per aprire un dialogo di confronto con i lavoratori per la risoluzione delle problematiche in essere".
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