ADRIA -
Questa Amministrazione sceglie sempre di complicarsi la vita. Fin dal suo insediamento ha strombazzato a destra e manca che avrebbe fatto un regolamento del decoro urbano presentandolo come una priorità e novità assoluta, ignorando magari che ce n’era uno già esistente dal 2003. Già 18 luglio dello scorso anno ha presentato una bozza di regolamento estremamente penalizzante per i cittadini, tutti ricorderanno il divieto di volantinaggio , il divieto per ristoranti e pizzerie di esporre esternamente i propri menù, il divieto di vestire abiti succinti ,ecc.Dopo la presentazione pubblica delle nuove norme , dove il regolamento è stato praticamente demolito, sono seguiti mesi di silenzio. In questi ultime settimane , dopo un’interrogazione di Cavallariin cui si domandava che fine aveva fatto il regolamento,la Giunta ha deciso un’improvvisa accelerazione.Riunioni a tambur battente della Terza Commissione, dove io e gli altri consiglieri della minoranza abbiamo dato il nostro fattivo contributo che onestamente ci è stato riconosciuto sia da Enrico Bonato, capogruppo di Impegno Comune che dallo stesso Assessore Micheletti.Dopo di che Il regolamento è approdato in Consiglio una prima volta ai primi di luglio, in quella sede la minoranza ha chiesto che si arrivasse ad un unico testo che unificasse le norme già presenti in quello in già vigore e venissero, inoltre , stralciate alcune norme che obbligavano i privati cittadini ad intervenire in situazioni non contemplate dalla legge (es. sgombro neve).Queste proposte sono state accettate dal Sindaco ; si è ritornati in commissione dove unitariamente si è fatto un buon lavoro redigente che poteva e doveva essere continuato.La Maggioranza Civica, invece, repentinamente ha scelto la via delle forzature , nessun ritorno in commissione , nessun approfondimento, tutto doveva essere approvato entro Agosto.Il l Regolamento è stato portato all’esame del Consiglio Comunale il 29 agosto c.a, in violazione delle norme esistenti.E’ stato marginalizzato chi aveva offerto la proprio contributo e sono state acuite vieppiù le divaricazioni e le contrapposizioni.Non sarà facile uscirne, il Sindaco Barbierato ha già risposto negativamente ma crediamo che se si vuol salvare il salvabile anche di fronte all’opinione pubblica, l’unica strada sia di tornare alla conferenza dei capigruppo e alla commissione competente per concordare un nuovo testo il più dignitoso e condiviso possibile e solo successivamente riportarlo in Consiglio Comunale.