ROVIGO - La città è in fermento per l'arrivo della quinta edizione di
Rovigoracconta. In tutte le piazze del centro, infatti, si stanno montando i palchi e si sta stendendo l'ormai famosa moquette arancione che significano l'arrivo di artisti, scrittori, giornalisti, musicisti in città, per quattro giorni no stop dedicati alla cultura. L'inaugurazione ufficiale del festival che ha portato Rovigo alla ribalta degli appuntamenti italiani dedicati alla cultura è fissata per domani pomeriggio, alle
18.30, a cui seguirà l'incontro con
Cristina Comencini, Caterina Guzzanti e il rapper Ghemon. E a 24 ore dalla partenza, Mattia Signorini, direttore artistico di Rovigoracconta insieme a Sara Bacchiega, ci racconta cosa c'è da aspettarsi per questa quinta, grande, annata. "Ci sono oltre 70 appuntamenti organizzati in tutto il centro città per 4 giorni -
spiega Signorini -. Si tratta dell'edizione più grande del festival mai realizzata. I nomi sono tanti, dalla Comencini a Francesco Guccini, da Corrado Augias a Silvio Muccino, da Folco Terzani a Maria Venturi. Ma non solo: per la prima volta quest'anno ci saranno tantissimi laboratori ed eventi organizzati per i più piccoli, che stanno già registrando il tutto esaurito. Il programma completo potrete trovarlo su
www.Rovigoracconta.it". Le aspettative sono grandi, come i sogni che hanno creato Rovigoracconta: "Spero che quest'anno sia il migliore. E' bello vedere la città piena di persone, i bar e i ristoranti pieni di sorrisi, la gente entusiasta. Rovigoracconta è tutto questo, certo io lo vedo da dentro e quindi è difficile capire come si percepisce da fuori, ma guardare le persone felici e le piazze piene è sempre una gioia. Il lavoro che ci sta dietro è impegnativo, ma siamo molto contenti e quest'anno abbiamo cercato di dare il meglio. Ogni artista l'abbiamo fortemente cercato e voluto". Signorini racconta anche un piccolo aneddoto: "Ci tenevo tantissimo venisse
Francesco Guccini, che per me rappresenta una sorta di maestro. Per invitarlo a Rovigoracconta gli ho scritto una lettera lunghissima, che ha letto e apprezzato. E ha deciso di venire, regalando a Rovigo una delle poche esibizioni che farà nel 2018. Per me è un onore".