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San Bellino 10 - stefano romani San Bellino 10 - stefano romani
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ROVIGO – Un luogo simbolo della città, il tempio della Rotonda, la celebrazione del patrono di Rovigo, San Bellino, ed un evento che ormai è diventato una tradizione consolidata: il
concerto dei giovani del Conservatorio Venezze, fucina di talenti musicali che sono un vero e proprio vanto a livello nazionale per il capoluogo polesano. Sono questi gli ingredienti che hanno reso speciale il
tradizionale Concerto di San Bellino, omaggio musicale al patrono del capoluogo polesano e della diocesi di Adria-Rovigo, che si è svolto domenica 26 novembre nella straordinaria cornice del Tempio della Beata Vergine del Soccorso, detto, appunto, “La Rotonda”. Un appuntamento attesissimo, promosso da
RovigoBanca grazie alla fruttuosa collaborazione con il Conservatorio statale di musica “F. Venezze”. L’evento, patrocinato dalla Provincia e dal Comune di Rovigo, si è articolato in due parti che hanno avuto rispettivamente per protagonisti lo “
Young Venezze Ensemble” e il “
Brass Venezze Ensemble”. Soddisfazione e compiacimento nei confronti dell’annuale appuntamento sono stati espressi nei saluti di apertura dal presidente di RovigoBanca e del Conservatorio,
Lorenzo Liviero, e dall’assessore comunale alla Cultura
Alessandra Sguotti, intervenuta in rappresentanza dell'amministrazione. Liviero, nel suo breve intervento, ha indicato il Concerto di San Bellino come "un doveroso omaggio al nostro Santo protettore e un segnale di attenzione e sostegno verso la cultura e le tradizioni della città di Rovigo e nei confronti del suo Conservatorio, che rappresenta un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale". È toccato poi al direttore del Conservatorio, Giuseppe Fagnocchi, il compito di presentare il concerto e descriverne il programma. Tra il numeroso pubblico presente, oltre ai vertici dell’istituto di credito di via Casalini, il consigliere regionale
Graziano Azzalin, l’assessore comunale
Luigi Paulon e diversi altri illustri esponenti del mondo politico, culturale ed economico polesano. L’esibizione dello “Young Venezze Ensemble”, formato da una cinquantina di strumentisti preparati e coordinati da
Daniela Borgato, in prevalenza allievi dei corsi pre-accademici, è stata diretta da
Stefano Borghi. Il programma musicale era costituito da fantasie su temi celebri e di colonne sonore da film e da altri due “momenti” operistici quali l’Intermezzo di Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni e Fantasia brillante su Carmen di Bizet con il flauto solista di Veronica Rodella. Le giovani promesse del Venezze, con sorprendente sensibilità e bravura, hanno condotto il concerto attraverso una narrazione musicale ricca di pathos, riuscendo a sottolineare con delicato fraseggio le peculiari sfumature timbriche delle opere proposte. Il giovane maestro Borghi, visibilmente commosso, con questa partecipazione ha concluso la sua felice “esperienza” di studente al Venezze, coronata da successi quali il primo premio nella sezione clarinetto al Premio Nazionale delle Arti 2017, per intraprendere un brillante futuro nella Banda musicale dell’Arma dei Carabinieri. La seconda parte dell’evento concertistico è stata allietata dalla presenza del “Brass Venezze Ensemble”, una formazione di tredici elementi diretta dal maestro
Stefano Romani. Il gruppo, composto da alunni e docenti del Conservatorio, ha presentato una carrellata di musiche che ha preso l’avvio da alcuni maestosi capolavori dell’età barocca, per passare poi all’esecuzione di celebri arie d’opera di Puccini, fino a chiudere con un omaggio a Ennio Morricone. Il programma presentato ha rivelato il notevole spessore artistico dell’Ensemble. L’esecuzione è stata un crescendo di emozioni, esaudendo ampiamente le aspettative della platea numerosa. Entrambe le esibizioni si sono dimostrate di notevole spessore e lo spettacolo, nel suo complesso, si è rivelato una bellissima sintesi musicale ed è riuscito a divertire il pubblico presente. Due ore intense e piacevoli.