Pesce mal conservato: nel mirino pescatori e aziende compiacenti
12/09/2017 - 12:38
ROVIGO - Continua la lotta alla pesca illegale lungo il Po. Una serie di avvisi orali del questore di Rovigo hanno raggiunto 8 pescatori professionisti, 7 rumeni ed un italiano residenti tra Taglio di Po e Porto Tolle, in seguito a un'indagine svolta in collaborazione con le Fiamme Gialle di Adria capitanate dal tenente Stefano Alfieri e la sezione anticrimine della Polizia di Rovigo, coordinata dalla dirigente Fiorenza Maffei.
Grazie all'operazione "Siluro", sono stati individuati pescatori di frodo e molto altro. Il tutto è partito con un'indagine fiscale che hanno portato alla luce numerose irregolarità condotte illecite proprio nell'ambito della pesca. Dopo alcuni accessi domiciliari in alcune ditte, in 2 casi su 7 la Finanza ha accertato la cattiva conservazione del pescato, con seri pericoli per la salute. Alcuni professionisti non avevano infatti mai chiesto l'autorizzazione allo stoccaggio, proprio per evitare i controlli da parte dell'Ulss. Sei le ditte, quasi tutte con titolari rumeni, che sono state passate al settaccio dalle Fiamme Gialle anche dal punto di vista fiscale. Una di queste ditte avrebbe addirittura rubato energia elettrica per congelare e conservare il pesce in frigoriferi tenuti in condizione precarie dal punto di vista igienico sanitario.
Lunedì 11 settembre, quindi, un nuovo, duro colpo al bracconaggio ittico è stato dato dalla Guardia di Finanza di Porto Levante. Altre due imbarcazioni utilizzate per la pesca abusiva sono state sequestrate infatti nei pressi di Pila, in una zona dove vige il divieto di attività ittica. I militanti hanno proceduto ad applicare la sanzione amministrativa prevista in caso di pesca abusiva e al sequestro di tutte le imbarcazioni, comprese le attrezzature in uso. Salgono dunque a sette le imbarcazioni sequestrate dalle Fiamme Gialle di Porto Levante nell'ultimo mese. r. m
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