Il simbolo del degrado e dell'abbandono. Tre milioni di euro per un restauro mai finito, un'inaugurazione volante (senza accesso all'intera struttura), poi il lungo oblìo contrassegnato da periodici annunci di riapertura e sogni più o meno realizzabili (vedasi università in centro). Palazzo Angeli, oggi, è così: lucchetto, erbacce e regno incontrastato di animali (vivi e morti). Il tutto, in pieno corso del Popolo a Rovigo davanti al complesso delle Due Torri.
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