Il commissario stanzia 17.500 euro per la parcella di un legale per resistere davanti alla commissione tributaria. Ma per Adriatic la richiesta del municipio è "una pretesa da rigettare".
Un incarico da 17.500 euro a un avvocato modenese è stato affidato dal comune di
Porto Viro per portare avanti in commissione tributaria provinciale l’accertamento Ici del 2010 alla piattaforma di rigassificazione di Adriatic Lng, accertamento impugnato dalla società che gestisce il terminale.
E’ questo che ha dovuto deliberare il
commissario prefettizio di Porto Viro, sulla scorta dell’accertamento d’ufficio per “omessa dichiarazione Ici” notificato nel dicembre scorso. Tutto era scattato, però, da quando l’ex sindaco Thomas Giacon, il 5 maggio 2016, aveva inviato una lettera ad
Adriatic Lng chiedendo alla società di comunicare i dati relativi al valore immobiliare della piattaforma nel 2009, per poter calcolare l’Imu dovuta per l’anno 2010.
In ballo c'è una cifra enorme. Intanto, il motivo del contendere è comunque limitato a 3,6 milioni di euro. Dal canto suo
Adriatic Lng fa sapere di
“rigettare la pretesa del comune di Porto Viro la quale causa un grave pregiudizio alla società e ribadisce che
l’assoggettabilità a Ici dei manufatti nei siti nel mare territoriale è in contrasto, tra l’altro, con più motivi di ordine giuridico”.