Parla il legale della ex dipendente licenziata dai vertici di Bancadria: "Nessuna contestazione per sottrazione di denaro alla mia assistita".
Si arricchisce di nuovi dettagli il caso della
ex dipendente di
Bancadria licenziata dalla dirigenza dell'istituto di credito dopo la scoperta di un
ammanco nelle casse della
filiale di Scardovari ([url"Leggi il precedente"]http://www.polesine24.it/Detail_News_Display/Delta/bancadria-lettera-choc-dell-ex-dipendente--i-miei-superiori-sapevano-tutto-[/url]). A parlare è infatti il
legale della donna che sottolinea come non le sia stata contestata alcuna sottrazione di denaro.
"
Nessuna contestazione per sottrazione di denaro o per qualunque altro reato. La mia assistita è stata
licenziata in tronco solamente per dei vizi di procedura" sottolinea
Antongiulio Colonna, l'avvocato che difende la donna, licenziata a inizio marzo dopo la scoperta di ammanchi dalle casse.
E non ha dubbi: "Alla base dell'allontanamento della mia assistita dalla filiale di Scardovari ci sono solo
procedure sbagliate messe in essere durante la sua attività lavorativa. In realtà la mia assistita
non aveva quell'incarico". Tradotto: l'ammanco di quel denaro non viene contestato alla donna che, nella lettera autografa pubblicata mercoledì 18 maggio dalla "Voce", accusa senza mezzi termini di essere stata usata come "
capro espiatorio". Secondo l'ex cassiera si tratterebbe di erogazioni "a parte" di prestiti da parte della banca.
Il servizio completo in edicola nella Voce di giovedì 19 maggio