L'identità della vittima resta da scoprire. La versione fornita da Pasqualini è da verificare: la presunta aggressione cozza con la dichiarazione di una vicina.
Accoltellato al petto e ai fianchi. Sarebbe morto così l’uomo che la notte di San Silvestro ha fatto visita alla
casa di Giorgio Pasqualini, a Badia Polesine. Del
40enne italiano ucciso, però, il nucleo investigativo di Rovigo
non ha ancora scoperto le generalità.
I carabinieri stanno indagando per ricostruire la
dinamica del delitto, di cui l’uccisore stesso ha informato i carabinieri la mattina del
1° gennaio. Alle 4 Pasqualini, l’ex cuoco 68enne che nella sua casa di
via Finzi sta scontando gli
arresti domiciliari per spaccio di droga, ha chiamato il 112 dicendo di aver
ucciso un ladro per difendersi da un’aggressione. Una reazione istintiva legata, secondo quanto ha affermato, alle incursioni fatte in precedenza dai topi d’appartamento.
La sua
versione, però, è ancora
da verificare: i militari, infatti,
non hanno trovato segni di effrazione, quindi resta da capire in che modo il presunto ladro si sia introdotto nell’abitazione. A cozzare con la versione dell’ex cuoco 68enne, noto come “Zio Coca”, è la
dichiarazione di una sua vicina di casa che avrebbe sentito il
campanello di casa Pasqualini suonare nella notte.