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Rovigo
01.06.2022 - 18:07
ROVIGO - L'inflazione torna ad accelerare a maggio dopo il rallentamento di aprile. Secondo le stime preliminari dell'Istat, l'indice nazionale dei prezzi al consumo segna una crescita dello 0,9% su base mensile e del 6,9% su base annua (era al 6% ad aprile). Un livello, dicono all'Istituto di statistica, che non si registrava dal marzo 1986, quando il tasso di crescita dei prezzi toccò il 7%. Impennata causata dal rincaro dei beni energetici (la cui crescita passa da +39,5% di aprile a +42,2%), di quelli alimentari (da +6,1% a +7,1%), soprattutto lavorati (da +5,0% a +6,8%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona. Il portafoglio, dunque, continua ad alleggerirsi e anche la benzina, dopo aver visto i prezzi in stallo per qualche mese, ha ricominciato a salire. Stangate presente e future, quindi.
Sui continui rincari Nicola afferma: “Non c’è un prodotto specifico che è cresciuto nel prezzo, è un aumento generalizzato su tutto. È la conseguenza della crescita dei costi della benzina e dell’energia che va ad influire, a cascata, sulla produzione e di conseguenza nel prodotto finito sugli scaffali. Siamo in un momento di forte recessione ed era una situazione pre guerra, il conflitto ha solo acuito un andamento tutt’altro che positivo. Qual è il risultato di tutto questo? Il potere di acquisto da parte della gente è calato sensibilmente e le capacità economiche della gente è scesa sensibilmente”.
Aumenti riscontrati anche da Paolo: “L’impennata dei prezzi la noto soprattutto sugli scaffali dei supermercati con pasta, olio e beni di prima necessità che hanno subito una crescita non indifferente. Questi rincari hanno ancora più peso perché vanno ad aggiungersi agli aumenti delle bollette e della benzina. Tutto ciò incide, e non poco, sul portafoglio di ognuno di noi”.
Beni di prima necessità finiscono nel mirino dei colpevoli anche per Laura: “Frutta e verdura hanno dei prezzi che sono letteralmente schizzati alle stelle. Quando vai a prelevare al bancomat, ti bastano due cose prese e i soldi evaporano. Non mi capacito di tutto ciò, ma che ci possiamo fare noi. Possiamo solo adeguarci e aprire il portafoglio”.
Infine Luisa afferma: “Quando vai al supermercato e vedi i prezzi rimani di stucco, i generi di prima necessità sono aumentati in maniera vertiginosa. Certo che la cosa che mi dà più fastidio pagare sono le tasse perché non riceviamo nulla in cambio”.
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