La metà delle aziende non riaprirà i battenti
PARLA L'ESPERTA
Evelina Tacconelli, infettivologa e direttrice della clinica della Malattie Infettive di Verona
06/03/2021 - 20:59
ROVIGO - Vaccinarsi è importante ed è un’arma anche contro le varianti. La speranza che a Rovigo porta la nota infettivologa Evelina Tacconelli, direttore della clinica della Malattie Infettive di Verona, è nella campagna in atto. “E’ stato riscontrato che laddove i pazienti vaccinati abbiano contratto la variante del Covid, hanno mostrato un quadro clinico molto lieve e resistente”. Anche rispetto alla virulenza sui soggetti più giovani l’infettivologa mette le mani avanti: “I numeri di soggetti pediatrici è più alto ma abbiamo visto in passato quadri clinici più severi”. I medici in piazza sono un messaggio che in un anno di pandemia Tacconelli ci tiene ancora a dare, è necessario: “E’ importante ancora fornire le giuste informazioni. Mi ha stupita poi il bambino di 5 anni che a Verona era felice di essere negativo per poter andare a trovare il nonno”.
Il messaggio di Tacconelli è tenere duro ma scorgere anche una fine a questo anno infinito di lotta al virus: “Se rispettiamo ancora le regole, aspettiamo i vaccini e i nuovi farmaci e non abbassiamo la guardia, presto potremo ricominciare a sorridere non solo con gli occhi ma anche mostrando la bocca”.
La colpa è della movida, della scuola? “La scuola può rimanere aperta. Io ho visto il grande lavoro che è stato fatto in tutte le scuole venete, un peccato sprecarlo. Su bar e locali, specie nelle grandi città, non sempre il distanziamento è osservato. E tutti i ristoratori pagano per quelli poco corretti. Qui a Rovigo ho riscontrato molta attenzione alle regole. Se evitiamo i contatti restringiamo il range”.
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