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ROVIGO
16/02/2020 - 19:48
ROVIGO - “Nonno Federico era prefetto di Perugia, l’altro nonno ha combattuto nella seconda guerra mondiale: si chiamava Archimede Lauro Zambon. Sono nato a Verona perché lì abitava la famiglia di mia mamma, Cristina, originaria di Rovigo, ma sono cresciuto a Roma”. Achille Lauro, la star conclamata di Sanremo, diventato sul palco a San Francesco, David Bowie, la regina Elisabetta I durante un’intervista rilasciata ad Aldo Cazzullo, del Corriere della Sera, ha ricordato le sue origini.
E di mamma Cristina ha raccontato: “Mia mamma ha dedicato la vita agli altri. Casa nostra era sempre piena di ragazzi presi in affido. Sono sempre stato abituato a condividere”. Per la prima volta ha parlato anche del papà, NIcola De Marinis, professore universitario e avvocato e consigliere della Corte di Cassazione. E ha spiegato come la sua famiglia di è divisa. “Ci fu una crisi - ha ricordato - Andai a vivere in una comune, a Val Melaina, in zona Montesacro a Roma. Il collettivo si chiamava Quarto Blocco, c’erano altri venti ragazzi: chi scriveva, chi dipingeva, chi incideva musica a torso nudo... Così ho iniziato a scrivere, disegnare, incidere. Ora anche a dipingere”. Per la prima volta si è aperto e ha ammesso: “Sono cresciuto in un ambiente difficile, in mezzo a persone problematiche. Ma Sanremo è il frutto di quindici anni di impegno”.
E infine ha raccontato un lato molto umano della sua storia familiare. Lui che apparentemente è fuori da ogni schema, anticonvenzionale, trasgressivo: “Ho visto per tutta la vita i miei farsi il culo e non riuscire, mio padre spaccarsi la schiena senza avere quello che gli spettava, mia madre fare lavoretti saltuari umilianti. Da questo è nata la mia ambizione. Con i soldi del successo, ho ricomprato i gioielli di nonna Flavia dal monte dei pegni”.
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