AMBIENTE
24/01/2020 - 19:29
PAPOZZE - "La bocciatura del Tar veneto al ricorso dell'azienda proponente una centrale a biometano verso il Comune di Papozze chiude una vicenda controversa in cui la resistenza e l'attenzione dei cittadini ha finito per avere la meglio sulla superficialità e la supponenza. Una storia che fa il paio, pur se in un contesto diverso, con la decisione dello stesso Tar relativamente all'allevamento a Villadose". Lo spiega la nota della Rete dei comitati polesani.
"E se il Comune di Papozze - prosegue la spiegazione - ha almeno scelto di coinvolgere i cittadini prima di assumere decisioni definitive quello di Villadose non ha ascoltato nessuno, a quanto pare, neppure gli enti che chiedevano supplementi di informazione per fornire pareri in merito. In ogni caso quello che emerge è che, quantomeno, non vi sia una sufficiente preparazione per affrontare certi temi. E non parliamo solo di questioni ambientali, ma pure di impostazione dello sviluppo del territorio. Tutto accompagnato da fortissimi dubbi sul metodo amministrativo".
"Chi assicura i cittadini amministrati che l'essere superficiali riguardi soltanto l'autorizzare improvvidamente un allevamento intensivo o una centrale? E quale potrà mai essere l'atteggiamento verso un interlocutore più potente di un allevatore o una piccola società per la profusione di energia? Se rifiuti l'ascolto o non dai attenzione, magari spocchiosamente, a persone che, senza interessi particolari, ti indicano problemi e possibili soluzioni con la competenza semplice di chi si preoccupa del proprio futuro e del futuro della comunità in cui vivono, forse non sei adatto ad amministrare e farti da parte sarebbe l'unica cosa dignitosa e rispettosa che ti resti da fare. Speriamo che quel che è successo sia, nonostante la memoria corta dei tempi, esempio e monito per chiunque e che si comprenda che le deleghe in bianco non si devono dare a nessuno".
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